Avanzo, una ragazza all'esordio in un campionato maschile
Esordio da titolare e vittoria. Non poteva sognare un inizio migliore Francesca Avanzo che, con la sua Stella Azzurra, ha espugnato il campo di Cesiomaggiore con il punteggio di 2-1. Gli occhi degli appassionati però, più che sulla sfida, erano tutti rivolti a lei; quasi uno strano gioco del destino per una ragazza che, soprattutto fuori dal campo, preferisce evitare di mettersi troppo in mostra. Inevitabilmente anche gli avversari cesiolini, quasi al pari dei suoi compagni di squadra, hanno vissuto in maniera particolare l’attesa, tanto che le hanno consegnato prima del via un mazzo di fiori e hanno posato assieme a lei per una foto ricordo di una partita che segnerà una nuova pagina per il mondo del calcio. In campo però è stata partita vera, con contrasti, falli, un espulso fra i padroni di casa e tanto agonismo.
Francesca, schierata come attaccante e con il numero nove sulle spalle, non ha avuto per la verità molte occasioni di andare a rete, anche per la difesa attenta del Berton e dei rifornimenti dei suoi compagni che faticavano ad arrivare; in compenso molta corsa e sacrificio per la squadra tanto che, a una manciata di minuti dalla fine, è stata richiamata in panchina a rifiatare.
Al fischio finale inevitabile la sua esultanza per i primi tre punti della stagione della Stella Azzurra, seguita poi dai vari saluti con avversari, compagni e con il presidente del Csi di Belluno Dario Dal Magro, deciso a non perdersi la prima assoluta della Avanzo. In fondo, la sua scelta di giocare in un campionato maschile, invece del femminile con la maglia della Dynamo Vellai, ha sorpreso tutti; tutti meno uno: Aldo Bertelle, mister della Stella Azzurra ma soprattutto anima della Comunità Arcobaleno, dove Francesca lavora.
«Quest’esordio di Francesca con la nostra squadra entra in una storia di integrazione fra diversamente abili, ragazzi con ritardo mentale, persone di culture diverse. Il tutto perché le differenze sono un valore fondamentale per noi, ma anche per la società dove viviamo. Cinque anni fa non avrei mai pensato che una ragazza avrebbe giocato con noi, ma ora siamo contenti che questo sia accaduto. Comunque oggi è stata scritta una pagina importante della nostra comunità».
Gianluca Da Poian - Corriere delle Alpi, 22 settembre 2013