L’evento, in programma dal 5 all’8 settembre, richiamerò 1300 atleti, provenienti da 11 regioni italiane.
Saranno quasi 1300 gli atleti, dalle categorie giovanili ai veterani, che per il 16. Gran premio nazionale di atletica leggera del Centro sportivo italiano si sfideranno allo stadio polisportivo di Belluno dal 5 all’8 settembre prossimi. In gara ci saranno infatti 1278 concorrenti (720 uomini e 558 donne) in rappresentanza di 11 regioni (Veneto, Lombardia, Trentino Alto Adige, Liguria, Toscana, Emilia Romagna, Sardegna, Friuli Venezia Giulia, Molise, Sicilia e Piemonte). 11 saranno le società bellunesi in gara, per un centinaio di atleti: 9 formazioni per il comitato Csi di Belluno (As Vodo, Polisportiva Santa Giustina, Atletica Agordina, Gs Astra Quero, Marciatori Calalzo-Atletica Cadore, Athletic club Belluno, Atletica Cortina, Gs Lorenzago, As Pozzale), 2 per il comitato Csi di Feltre (il Gs Fonzaso e la squadra del Csi rappresentata dai ragazzi ospiti dei centri diurni Ulss 2 di Feltre, con i quali il comitato feltrino ha in atto una convezione per la partica dell’attività sportiva).
Dopo l’accoglienza e la riunione tecnica di giovedì 5, le gare cominceranno nella mattinata di venerdì 6: alle 8.30, dopo la sfilata con portabandiera il campione paralimpico Oscar De Pellegrin, i primi a scendere in pista saranno scenderanno in pista le Esordienti con il salto in lungo, i Ragazzi con il getto del peso e le Cadette con i 1000 metri. La conclusione è prevista per domenica: mattinata di gare (l’ultima la staffetta 4x400), Santa Messa, celebrata allo stadio, e premiazioni. Complessivamente si svolgeranno oltre cento competizioni, con 18 categorie in lizza. In gara anche gli atleti disabili. Nella giornata di venerdì interverranno anche il presidente nazionale Csi, Massimo Achini, e il presidente nazionale Fidal, Alfio Giomi.
Nella serata di sabato 7, alle 21.30, alla Spes Arena si svolgerà la tradizionale serata associativa, aperta a tutti: in programma gli interventi del coro OIO di Santa Giustina, di Oscar De Pellegrin, e dei ragazzi dell’istituto Dolomieu di Longarone, coordinati dalla professoressa Serena Dal Borgo, che proporranno uno spettacolo-memoria sul Vajont. Inoltre, verranno assegnati i riconoscimenti di "Uno sport per la vita", premi alle storie di vita, segnalate dalla singole società sportive, che nulla hanno a che vedere con i risultati conseguiti sul campo di gara.
«Ringrazio il Csi nazionale per aver accettato la proposta di assegnare a Belluno questa manifestazione e in tal modo ricordare ma anche ammonire tutti e soprattutto le giovani generazioni circa l’importanza del rispetto della natura – ha spiegato Dario Dal Magro, presidente di Csi Belluno, nel corso della conferenza stampa di presentazione, lunedì 2 settembre -. Abbiamo e stiamo lavorando duro per questo evento che, per usare le parole di Rudi Trevisson (coordinatore generale della manifestazione ndr), colui che per primo ha immaginato il Gran premio nazionale a Belluno, vuole essere un’occasione per far crescere l’atletica bellunese. Un augurio particolare a tutti gli atleti, affinché possano raccogliere i frutti del faticoso lavoro di preparazione, sempre però in un clima di rispetto per gli avversari e con lo spirito di gioco e divertimento. Infine, un grazie a tutti coloro che, a vario titolo, da tempo collaborano con passione, sacrificio e tante energie per la riuscita della manifestazione ed assicurare una adeguata accoglienza a tutti i graditi ospiti. Particolarmente importante è stato il supporto di Comune di Belluno e della Sportivamente Belluno: grazie alla loro collaborazione abbiamo potuto realizzare dei miglioramenti importanti alla struttura della stadio».
«Mi complimento con il Csi – ha affermato il sindaco Jacopo Massaro, intervenuto con l’assessore Valentina Tomasi - per aver presentato con successo la candidatura della nostra città ad accogliere questo evento, importante per un coinvolgimento di grande risalto per gli amanti dello sport e dei loro accompagnatori, ma che rappresenta anche un'ulteriore occasione, per Belluno, per dimostrare la sua capacità di essere città ospitale».
«Grazie alla sensibilità dimostrata dal Csi – ha affermato il sindaco di Longarone, Roberto Padrin -. Questo evento sarà un’ulteriore occasione per fare memoria del Vajont, soprattutto alle giovani generazioni, in occasione del 50. anniversario del disastro».