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Uno sport umano. E per i giovani. Parola di Gabriele De Nard Dom, 21 dicembre 2014
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Il tradizionale incontro di Natale a Villa San Francesco



Villa San Francesco di Facen di Pedavena, realtà che accoglie e sostiene ragazzi in difficoltà, ha ospitato domenica 21 dicembre il tradizionale appuntamento di fine anno del comitato di Belluno del Centro sportivo italiano. Occasione per scambiarsi gli auguri di Natale e per dei momenti di riflessione sul senso dell’attività portata avanti.

La giornata è iniziata proprio con una riflessione: quella di Aldo Bertelle, direttore della comunità, che ha ricordato come tutta la vita sia un campo di gioco nel quale bisogna sempre dare il tutto di sé, sia nei momenti difficili sia in quelli di gioia. Bertelle ha anche poi auspicato di poter ospitare a Villa San Francesco, la prossima primavera, Francesco Messori, il giovane lombardo iniziatore e capitano della nazionale italiana amputati, realtà promossa dal Csi che recentemente ha partecipato ai Mondiali in Messico.

 

Ospite della giornata è stato Gabriele De Nard, il capitano della nazionale azzurra di cross. «Gabriele rappresenta lo sport per come dovrebbe essere, vale a dire sfida, grinta, passione, sacrificio, vittorie e sconfitte. Soprattutto, umanità – ha ricordato nella presentazione Dario Dal Magro, presidente di Csi Belluno -.  A 40 anni è un esempio per i ragazzini che si avvicinano alla corsa, sport di fatica e di pochi riflettori accesi. Un esempio, Gabriele, non solo per le sue vittorie, ma anche per la sua umanità. Un campione a portata di mano. Che ci riappacifica con un mondo, lo sport, che troppo spesso ci delude con i suoi eccessi».

 

De Nard, presente insieme alla moglie Federica Dal Ri (pure lei azzurra dell'atletica) e alla figlia Chiara, ha ricordato come i risultati ottenuti (tra gli altri quattro podi europei a squadre e tre titoli italiani individuali nel cross) non siano frutto di scorciatoie ma di venticinque anni di sacrifici e duro impegno. Per i giovani auspica che pratichino uno sport li gratifichi, senza imposizioni. «I genitori non devono obbligare i figli a praticare uno sport ma lasciarli liberi e assecondare le loro inclinazioni  - ha affermato il finanziere di Sedico -. Il mio futuro? Mi piacerebbe essere a fianco dei giovani, aiutando il Fiori Barp, la società  che mi ha fatto crescere prima nel Csi e poi nel’agonismo, a far crescere altri ragazzi»

 

Nel corso della giornata sono stati consegnati diversi riconoscimenti. A tutti i premiati è stato donato un piatto realizzato dai ragazzi ospiti della Comunità Villa San Francesco.

Questo il dettaglio: Mari Tabacchi, per il suo prezioso servizio  nella stesura delle classifiche della gare di campestre e atletica; Giuseppe Ridolfo, per l'attività di volontario nell'attività di segreteria del Csi;
Simone Bristot, per il prezioso servizio in qualità di collaboratore del sito calciobellunese.it nonché in commissione calcio Csi;
Loris Sacchet per vent'anni di attività di giudice di atletica;
Maurizio Comiotto per la lunga militanza in seno alla commissione calcio del Csi;
Gs La Piave 2000 per la meritoria attività di promozione sportiva in Valbelluna.
Al G.s. Taibon il riconoscimento per il cinquantennale di fondazione sarà consegnato il 26 dicembre in occasione della festa appositamente organizzata.

Per approfondimenti sull’attività di Villa San Francesco: www.comunitavsfrancesco.it




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