Come diversi comitati del Centro sportivo italiano, anche il comitato Csi di Belluno da tempo ha dato avvio a un progetto di solidarietà all’interno del carcere. Si tratta del progetto, che gioca con l’acronimo Csi, intitolato “Carcere Sport Insieme”. È un’iniziativa che da una decina d’anni vede dei volontari del comitato di Belluno entrare alla casa circondariale di Baldenich per offrire ad alcuni detenuti la possibilità di praticare attività sportiva. Lo scorso fine settimana a entrare in carcere sono stati alcuni giocatori della Farrentina, società che milita nel campionato Open di Csi Belluno.
«Entrare in carcere e giocare insieme ad alcuni ragazzi detenuti è stata un’esperienza toccante, emozionante, densa di significato e di insegnamento» dice Nicola Vello, presidente della Farrentina Calcio. «Siamo tornati a casa con la consapevolezza di quanto importante sia il tempo che abbiamo a disposizione e di quanto importante sia la libertà. Troppo spesso diamo per scontate delle cose che scontate non lo sono affatto»
In queste settimane, in più, il comitato di Belluno del Centro sportivo italiano ha dato il via a un corso arbitri per i detenuti della casa circondariale di Baldenich, iniziativa nell’ambito della collaborazione avviata tra Csi Belluno e l’Amministrazione Penitenziaria che si pone l’obiettivo di formare arbitri che siano in grado di educare gli atleti al rispetto del regolamento, perché per il Csi, l’arbitro è prima di tutto un educatore.